Farmacie costiere Capodistria ieri e oggi
La farmacia è un vero e proprio tesoriere della salute. Si è evoluta gradualmente nel corso dei secoli per diventare così come la conosciamo oggi. I nostri antenati slavi conoscevano il guaritore tradizionale, che fu menzionato nei Monumenti letterari Sloveni di Frisinga. A quei tempi, il guaritore era chiamato “vrač”, che significa guarire nella lingua slava antica. Nell’antichità, ognuno si preparava le proprie medicine a casa.
Il primo regolamentò che separò l’esercizio della professione medica e quella del farmacista fu emanato nel 1241. Le farmacie pubbliche sono nate e si sono evolute nelle città economicamente e socialmente più sviluppate. La parola apotecario (farmacista) appare per la prima volta alla fine del XIII secolo nei Paesi Bassi, da dove si è diffusa in tutta Europa. La preparazione e la commercializzazione dei medicinali diventa una professione di cui si può occupare esclusivamente il farmacista. Il farmacista si assicura anche che le sue scorte di medicinali non siano mai esaurite.
I primi farmacisti ad aprire farmacie nel nostro paese vennero da Venezia, che all’epoca era una repubblica ben sviluppata e influente. I mercanti di Venezia portavano le medicine nella nostra regione, e da lì venivano anche ufficiali, medici e farmacisti.
Intorno al 1300, Capodistria era già sede di una diocesi, nonché un centro economico e militare. Aveva una densità di popolazione e un numero di medici sufficiente per aprire una farmacia. È proprio a Capodistria che, per la prima volta in Slovenia, intorno al 1300, fa la sua comparsa la prima farmacia pubblica o “laica”. La farmacia della famiglia Palma è menzionata per la prima volta già nel 1411. Anche a Pirano, nella prima metà del XV secolo, operava una farmacia pubblica.
Nella vecchia farmacia della città di Pirano rimane conservato un meraviglioso patrimonio di vasi da farmacia in maiolica, probabilmente risalente al periodo della famiglia Fonda che è stata proprietaria della farmacia per 400 anni.
Si è conservato anche il diploma del 1680 del dottor Nicolas Fonda, che ha superato l’esame di farmacia al Collegium Aromatariorum (cooperativa di farmacisti) a Venezia. Secondo le fonti scritte, Fonda ha concluso la propria formazione secondo le regole e ha prestato giuramento. Nel suo diploma era scritto che poteva e doveva d’ora in poi esercitare liberamente la professione di farmacista in qualsiasi città, provincia o luogo sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Tali diplomi sono molto rari e hanno un grande significato storico-farmaceutico.
Alcuni esemplari preziosi di mobili e utensili da farmacia, così come diplomi e documenti legati alla farmacia, conservati presso il Museo Regionale di Capodistria, il Museo Marittimo di Pirano e l’Archivio Municipale di Pirano.
Nel Palazzo Pretorio di Capodistria sono esposti i mobili restaurati della vecchia farmacia “Alla Fenice” (Palma) del XIX secolo, che operava nei locali dell’attuale Farmacia Capodistria in Via Boris Kidrič 2 o Via Verdi 1. Uno di questi mobili da farmacia completo di vasi è esposto nei locali della Farmacia Capodistria.
Dopo la seconda guerra mondiale, l’evoluzione delle farmacie continua con la chiusura delle farmacie private. Con i decreti del Comitato popolare dei comuni di Isola, Capodistria e Pirano, vengono istituite le istituzioni autonome dal punto di vista finanziario Farmacia Pirano, Farmacia Capodistria e infine Farmacia Isola.
Nel 1966, queste istituzioni autonome dal punto di vista finanziari si sono fuse in un’unica istituzione, le Farmacie costiere Capodistria. Nel 1978, tutti gli istituti sanitari dell’Istria slovena sono stati trasformati in organizzazioni di base del lavoro associato, formando un’unica organizzazione di lavoro, il Centro sanitario di Capodistria. Nel 1989, l’organizzazione di base Farmacie costiere Capodistria è stata trasformata in un’organizzazione di lavoro indipendente a seguito di un referendum, e infine nel 2000, con il Decreto dei comuni di Isola, Capodistria e Pirano, è stata trasformata nell’ente farmaceutico Farmacie costiere Capodistria.